Roma, 3 novembre 2010 – La prassi del taglia e cuci attuata negli ultimi anni dal Governo per i contributi statali alle scuole paritarie non giova né allo Stato, né agli Enti locali, né alle scuole, né tantomeno alle famiglie.
Ieri pomeriggio, sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è apparso un comunicato stampa nel quale si dichiara che “ per prassi consolidata, negli anni il finanziamento alle scuole non statali ( c.d. scuole paritarie ) è stato sistematicamente integrato con provvedimenti “ad hoc”.
La Federazione Italiana Scuole Materne ( Fism) non può sottacere che non è prassi consolidata negli anni l’integrazione del finanziamento con provvedimenti ad hoc. Ciò che è avvenuto per il 2009, per il 2010 ed è stato previsto per il 2011 dall’attuale Governo induce a chiedere: “Sono stati calcolati i reali costi aggiuntivi a carico dell’Amministrazione statale, a partire da quelli connessi all’utilizzo del personale, che questa prassi comporta (dalla duplicazione delle pratiche, dei passaggi, dei necessari controlli, delle verifiche…) al di là dei costi che pesano, non solo in termini di anticipazioni bancarie, sulle scuole ed al di là del disagio delle famiglie che continuano a sostenere pesanti oneri, che dovrebbero competere allo Stato, per assicurare il servizio pubblico dell’istruzione nelle scuole paritarie?”.
E’, inoltre, evidente a tutti che il recupero dei tagli, ovvero lo stanziamento, per la parità, della stessa cifra quantificata all’inizio degli anni 2000, non è certamente l’attuazione auspicata della legge di parità scolastica approvata 10 anni fa.
La Fism, ringraziando tutti i parlamentari, di tutti i gruppi politici, che si sono attivati per il recupero del taglio, prendendo atto della precisazione dell’Ufficio stampa del Ministero dell’Economia quale impegno formale, continuerà l’azione di vigilanza e sollecitazione affinché il recupero avvenga in modo completo e celere e, dunque, con l’approvazione di un apposito emendamento alla proposta di legge finanziaria 2011 o con il cosiddetto “ decreto mille proroghe “ di fine anno. La Fism ritiene inderogabile la sistemazione delle cifre appostate per le scuole paritarie nel bilancio triennale, ad evitare che la pratica dei tagli diventi consuetudine pure nel 2012 e 2013, confermando, così, una condizione continua di precarietà per le scuole paritarie.