Roma, 7 ottobre 2009 – Fonti ufficiose del Ministero della Pubblica Istruzione, secondo quanto riportato da Avvenire oggi 7 ottobre, confermano il taglio evidenziato ieri dalla FISM di 135 milioni di euro ai contributi per le scuole paritarie, tra le quali – si ricorda – ci sono, oltre alle scuole dell’infanzia FISM, le scuole dei comuni e di altre tipologie di gestione.
Sempre stando alla citata fonte del Ministero, il recupero del taglio si realizzerebbe attraverso le risorse dello scudo fiscale. Di certo dunque c’è il taglio, cioè è confermato che, nonostante le tante affermazioni sulla tutela della famiglia, i contributi necessari per il funzionamento di un servizio pubblico essenziale alle famiglie non solo non sono stati incrementati da otto anni, ma sono decurtati di un quarto. Di certo restano le difficoltà ed il disagio di tantissime famiglie e di amministratori delle scuole paritarie non profit alle prese con la difficoltà, se non l’impossibilità, di far quadrare i conti. Di certo resta la preoccupazione per il futuro del personale (40.000 dipendenti tra insegnanti e non ) impegnato nelle scuole. Analoga la situazione per le scuole dell’infanzia dei comuni, già alle prese con le restrizioni della Finanziaria 2009.
La FISM è certa che l’accenno allo scudo fiscale non vuole essere in alcun modo una sorta di imbarazzante “ captatio benevolentiae”, tuttavia, per risolvere il problema, perché non aggiornare immediatamente le tabelle in bilancio? Una scelta di questo genere è possibile se c’è la volontà politica.