Roma, 16 luglio 2010 – L’anno scolastico è ormai terminato, i bambini delle scuole dell’infanzia paritarie sono in vacanza, ma i contributi statali previsti dalla finanziaria alle scuole paritarie dell’infanzia, nonostante ripetute promesse, ultima quella del ministro Gelmini di pochi giorni fa – non sono stati ancora erogati.
La Fism , che riunisce 8000 scuole dell’infanzia paritarie inserite nel sistema nazionale di istruzione e che quindi svolgono un servizio pubblico alle famiglie ed alla comunità, denuncia questo stato di cose che sta diventando ormai intollerabile, anche perché alla mancata – almeno fino ad ora – erogazione dei contributi dovuti per l’anno scolastico 2009\2010 , nonostante le recentissime interpellanze di alcuni deputati e senatori – si aggiunge il taglio di 258 milioni previsto ad oggi dalla manovra economica in corso e da quanto previsto el bilancio triennale per il 2011.
Pare perfino superfluo ricordare per l’ennesima volta che un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia statale costa allo Stato 6.116 euro all’anno contro i 584 euro – contributo rimasto immutato dal 2001- per un bambino frequentante una scuola dell’infanzia paritaria e che se lo Stato volesse sostituire le scuole dell’infanzia non statali, dovrebbe spendere poco meno di 4 miliardi di euro all’anno, ogni anno, soltanto per la spesa corrente.
E’ indilazionabile a questo punto un’iniziativa del ministro Gelmini per la modifica del bilancio triennale dello Stato 2011/2013 – quantomeno sul 2011 – per evitare il rischio di implosione dell’intero sistema scolastico paritario non profit”.
E’ necessario, al posto del capitolo unico di bilancio per la scuola paritaria, tornare – come nel recente passato – ad indicare chiaramente le cifre in quattro capitoli: per la scuola paritaria dell’infanzia non profit; per la scuola paritaria primaria; per l’handicap; per altro. Ancora la Fism conviene con l’indicazione – già contenuta nel documento elaborato ed unanimemente condiviso del Gruppo di lavoro della Commissione ministeriale per la parità (istituito dal Ministro Gelmini, nel febbraio 2009) e consegnato al Ministro stesso nel luglio 2009 – di convenzioni pluriennali con il MIUR anche per le scuole dell’infanzia, ma con fondi definiti ed adeguati. Nel predetto documento è chiaramente indicato, tra l’altro, di inserire gli interventi economici quantificati dalle leggi finanziarie, per le scuole paritarie, nelle “Norme generali d’istruzione”, onde assicurarne la destinazione.
Infine è opportuno ricordare che i Consigli di Amministrazione delle scuole dell’infanzia hanno già dovuto definire le rette per l’anno scolastico 2010-2011 e che il quadro sociale delle famiglie che iscrivono i loro figli alle scuole Fism non consente di gravarle di ulteriori oneri economici.