Il documento della FISM presentato a fine novembre 2007 a cura del dott. Delio Vicentini, Responsabile del settore pedagogico
Premessa
Fin dai primi giorni del mese di settembre, facendo seguito alla pubblicazione del Decreto ministeriale del 31 luglio 2007, della Direttiva n. 68 del 3 agosto e delle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione”, allegate alla nota dell’Ufficio stampa del 4 settembre 2007, la FISM ha avviato un dettagliato e sistematico programma di iniziative orientate, da una parte, a tradurre in azioni concrete gli indirizzi di lavoro proposti dal ministro e, dall’altra, a stimolare le singole scuole e le strutture federative provinciali e regionali ad una analisi attenta, quanto approfondita, del documento.
Prima, tuttavia, si ritiene opportuno prendere visione dello schema riportato in allegato (vedi ALLEGATO) allo scopo di conoscere l’organizzazione, centrale e periferica, del settore pedagogico, nell’ambito del “Sistema delle scuole FISM”, al quale la Segreteria nazionale ha affidato il non facile compito di ottemperare a quanto suggerito dal Ministro della Pubblica Istruzione in occasione della pubblicazione delle Indicazioni.
I criteri di fondo definiti dalla Segreteria nazionale
Nel predisporre il programma di lavoro sono stati tenuti presenti alcuni criteri di fondo definiti dalla Segreteria nazionale:
– la necessità di arrivare a tutte le scuole del “Sistema FISM”, disseminate sull’intero territorio nazionale, dal momento che a tutte le insegnanti in servizio, per il tramite degli Uffici scolastici provinciali, è pervenuto l’opuscolo a stampa pubblicato dal Ministero;
– l’impegno di assicurare alle persone chiamate in causa (soprattutto coordinatrici dell’attività educativa e personale docente in servizio, coordinatori di rete, coordinatori provinciali e regionali) libertà e autonomia di giudizio sui contenuti del documento, in ossequio a quanto previsto dalla legge 62/2000, a salvaguardia della piena autonomia delle scuole paritarie;
– attenta valutazione delle proposte ministeriali, in relazione:
- alla fase di primo approccio, settembre-dicembre 2007, finalizzata alla lettura, alla comprensione e all’approfondimento (conferenze di servizio rivolte a tutte le scuole del sistema integrato, presenze negli organismi collegiali appositamente costituiti…);
- alla successiva fase di accompagnamento che si protrarrà fino al termine dell’anno scolastico 2008/09, quando si concluderà la “prova” delle Indicazioni (innovazioni, sperimentazioni…) e le stesse andranno “a regime” con apposito Regolamento;
- alla consultazione nazionale, prevista per la primavera 2008, e ad altre eventuali, successive verifiche e/o iniziative che dovessero essere programmate a cura dell’INVALSI o dell’Agenzia nazionale;
– apertura reciproca, sia da parte delle scuole statali che delle paritarie, per la partecipazione ad iniziative di formazione dalle stesse programmate e realizzate mediante finanziamenti ministeriali, tenuto conto che nelle legge finanziaria 2007 risultano disponibili 36 milioni di euro (conferenze di servizio, seminari e convegni…). Tale somma non dovrebbe venire messa a disposizione soltanto delle scuole statali (come, di fatto, sta avvenendo), ma di tutte le istituzioni scolastiche paritarie che si sono impegnate con un preciso programma di lavoro, in linea con quanto stabilito dal Ministro.
Le prime azioni concrete
Il calendario degli impegni programmati è il seguente:
– Convocazione della Commissione tecnica del settore pedagogico: 7 settembre 2007;
– Predisposizione e immediata pubblicazione della circolare FISM n. 29/07, prot. 198/07-na: 18 settembre 2007, contenente alcuni precisi suggerimenti per il personale docente e di coordinamento, relativi alla prima fase:
- leggere attentamente e in modo analitico l’intero documento e non limitarsi alla semplice lettura della prima parte riguardante la scuola dell’infanzia. L’idea stessa di curricolo, alla quale si fa esplicito riferimento nel documento, suggerisce una valutazione anche verticale, oltre che orizzontale;
- analizzare, successivamente, in modo comparato gli “Orientamenti ’91”, le “Raccomandazioni” del 2002/03, le “Indicazioni nazionali” 2004 e le attuali “Indicazioni per il curricolo”, allo scopo di individuare punti di contatto e di distacco, elementi di continuità e discontinuità con particolare attenzione al linguaggio usato nei quattro documenti;
- dar vita, nell’ambito dei Collegi dei docenti di scuola o delle assemblee di rete, a dei momenti di confronto e ad approfondimenti che consentano di focalizzare l’attenzione su singoli aspetti del documento che facciano espresso riferimento alla concezione cristiana della vita e dell’educazione;
- creare opportune occasioni di informazione e di scambio anche con i genitori dei bambini nel profondo convincimento che, essendo essi i “primi e principali educatori dei figli”, sia un loro preciso diritto conoscere le scelte operative delle scuole dell’infanzia alle quali hanno affidato i loro figli.
Dopo la pubblicazione della circolare si è provveduto a convocare i referenti regionali per il settore pedagogico (Roma, 26/27 ottobre 2007) allo scopo di monitorare la situazione sull’intero territorio nazionale. I referenti regionali, nell’ambito della regione di appartenenza incontreranno, a loro volta, i coordinatori pedagogici provinciali i quali, sentiti i coordinatori di rete, potranno farsi portavoce delle esigenze emerse nelle singole istituzioni scolastiche.
A conclusione di questa prima fase, entro gennaio/febbraio 2008, ogni referente regionale relazionerà al responsabile nazionale per il settore pedagogico nel corso di un seminario programmato per la primavera del 2008, a ridosso della consultazione preannunciata dal Ministro della P.I.
Infine, avendo già programmato un seminario nazionale di studio (Assisi, 15 e 16 dicembre 2007) avente per tematica di sfondo “L’educazione morale del bambino nella scuola dell’infanzia di ispirazione cristiana FISM” è stato previsto l’inserimento di due interventi mirati sulle Indicazioni (“L’educazione morale del bambino nelle Indicazioni…” e “Quale curricolo per la persona cristianamente intesa?”).
Progettualità nella prospettiva dell’innovazione
Per quanto riguarda la seconda fase – accompagnamento e innovazione – sono stati individuati alcuni ambiti di operatività nei quali le scuole, opportunamente supportate a livello provinciale attraverso il servizio di coordinamento pedagogico e didattico, potranno impegnarsi nell’innovazione di metodologie e/o nella predisposizione di strumenti di lavoro:
– il Piano dell’Offerta Formativa: impianto curricolare, contenuti, linguaggio;
– contesto, organizzazione scolastica e curricolo implicito;
– spazio e tempo: limiti o opportunità?
– campi di esperienza e traguardi di sviluppo della competenza;
– osservazione occasionale e sistematica dei comportamenti dei bambini;
– documentazione delle scelte didattiche e dei livelli di sviluppo dei bambini;
– valutazione e autovalutazione;
– un possibile profilo dell’alunno in uscita dalla scuola dell’infanzia…
– monitoraggio e ricerca/valutazione degli indicatori di qualità dell’offerta formativa;
– integrazione degli alunni disabili nella scuola;
– prospettive per una nuova cittadinanza: a scuola con tanti alunni di razze, culture e religioni diverse…
– continuità verticale e orizzontale in prospettiva curricolare;
– “Sezioni Primavera” e strutture di accoglienza per i bambini di età inferiore a tre anni.
L’impegno delle istituzioni scolastiche su uno o più dei punti indicati verrà dalle stesse opportunamente documentato e le esperienze più significative potranno essere successivamente pubblicate in volume o diffuse mediante gli organi di stampa della stessa federazione (“Notizie FISM” e “Prima i bambini”).
Per… non concludere
Al termine del biennio di accompagnamento previsto, per la FISM si presenterà un problema molto impegnativo: verificare la congruità delle Indicazioni… nella loro stesura finale, finalmente definitiva e giuridicamente regolamentata, con i valori di riferimento del progetto educativo delle scuole federate.
A tale scopo la Commissione tecnica del settore pedagogico:
– predisporrà un proprio documento in grado di aiutare le insegnanti ad interpretare il contenuto delle Indicazioni ministeriali collocandosi nella prospettiva di una visione cristiana della vita, della persona e dell’educazione ;
– sarà attentamente esaminata l’opportunità di predisporre un’ipotesi di profilo del bambino in uscita dalla scuola dell’infanzia di ispirazione cristiana;
– metterà a disposizione delle insegnanti alcuni strumenti in grado di aiutarle…
- ad osservare, occasionalmente e in modo sistematico, i comportamenti degli alunni;
- a valutare con obiettività i processi di sviluppo e di apprendimento dei singoli alunni;
- ad individuare precisi indicatori della qualità dell’offerta formativa;
- ad attivare, nell’ambito delle singole scuole o delle reti di scuole dei coordinamenti provinciali, adeguate iniziative di autovalutazione.
Il tutto… nel rispetto della libertà di insegnamento e della collegialità, oltre che dell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche, tenuto conto dei traguardi di sviluppo della competenza previsti nei singoli “campi di esperienza”.